Dalle Nazioni Unite a Collecchio: 11 storie di alberi giusti, al posto giusto e per lo scopo giusto, nel nuovo numero di RETICULA rivista di ISPRA

Dalle Nazioni Unite a Collecchio:
11 storie di alberi giusti, al posto giusto e per lo scopo giusto, nel nuovo numero di RETICULA, rivista dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).

 Oltre 4.000 le copie richieste da Ministeri, Regioni, Comuni, Università, Parchi, Cittadini, …

Il progetto “Il Bosco del Molino” promosso da Agugiaro & Figna, tra quelli selezionati da RETICULA. Compensazione CO2, connettività ecologica e l’ispirazione che la bellezza dei paesaggi della campagna parmense troveranno tra Alberi e Arbusti del Bosco.



Il Bosco del Molino di Collecchio è tra gli 11 progetti di eccellenza descritti nelle 150 pagine del numero 25 della rivista scientifica RETICULA dell’ISPRA. L’articolo fa parte di un’ampia inchiesta di 150 pagine con le quali, dall’editoriale della Forestry Division delle Nazioni Unite al Bosco del Molino di Collecchio (Parma), s’inaugura un nuovo anno editoriale attraverso una monografia dedicata all’imboschimento e alla riforestazione del Belpaese. Sono 11, come detto, i progetti di eccellenza raccontati e descritti, ritenuti coerenti con il “Piano strategico delle Nazioni Unite per le Foreste 2030” (PSNUF2030) del 2017 che fornisce il riferimento globale per la gestione delle foreste del Pianeta e degli “alberi al di fuori delle foreste”. E tra questi undici progetti è stato incluso anche Il Bosco del Molino promosso da Agugiaro&Figna, in collaborazione con il CINSA (Consorzio Interuniversitario Nazionale Scienze Ambientali), per sostenere il territorio e la sua biodiversità, impegnandosi a scelte sempre più eco-sostenibili.


Il patrimonio forestale ricopre il 31% delle terre emerse e ospita l’80% della biomassa terrestre, dando rifugio a più della metà delle specie animali e vegetali, un patrimonio che in Italia vede tante realtà pubbliche e private capaci di un’eccellenza progettuale che sta garantendo, in questo momento di grave incertezza pandemica, un futuro di resilienza sociale e ambientale, passando dal Piemonte al Molise, dal Gran Sasso alla Reggia di Venaria, proponendo uso di big data e IOT (Internet of Trees) per la gestione dei Boschi e nuovi modelli di business per la vendita dei servizi eco-sistemici generati dagli alberi, fino al progetto del Bosco del Molino di Collecchio, promosso da Agugiaro & Figna.

 

Un progetto quello del Gruppo Molitorio, scelto dal Comitato Scientifico di RETICULA, oltre che per la compensazione della CO2 e la connettività ecologica, per la particolare ispirazione che il Bosco del Molino trae dalla bellezza dei paesaggi che si vogliono ricreare nella campagna parmense. Ciò avverrà attraverso una progettazione innovativa che associa l’espressione del paesaggio al valore naturalistico e culturale dei 13 ettari oggetto dell’intervento, iniziato a luglio scorso e la cui conclusione è prevista a novembre di quest’anno.

 

«Il paesaggio della pianura parmense a ridosso delle colline, studiato e descritto dal critico d’arte Roberto Tassi nei suoi volumi trent’anni fa, impreziosirà un fronte di 700 metri dell’area adibita a bosco. Il progetto - spiega la dottoressa Rosanna Figna, Responsabile Qualità, ricerca e sviluppo dell’azienda e direttrice dei lavori - è la risposta ad uno squilibrio ambientale che va sanato e, al tempo stesso, la risposta alla ricerca e al desiderio di godere di una nuova bellezza attraverso un luogo che diventerà uno spazio per lo svago, la meditazione, il teatro, la ricerca dell’armonia e il produrre cultura».

 

Il Bosco del Molino sorgerà nel terreno adiacente allo stabilimento aziendale del gruppo a Collecchio, in provincia di Parma, e prevede l’imboschimento di 13 ettari totali, dei quali 10 di bosco naturale e 3 di pioppeto. Nel bosco prenderanno dimora 15mila tra alberi, arbusti ed essenze officiali. La grande area verde sarà in grado di assorbire tutta la CO2 emessa dagli impianti Agugiaro & Figna nello svolgimento delle attività di trasformazione del grano. Si tratta quindi di un grande e ambizioso progetto con il quale l’azienda s’impegna concretamente a guardare al presente e al futuro con rispetto, non soltanto verso l’ambiente, ma anche per il territorio locale e i suoi abitanti, avviando un processo finalizzato alla protezione dell’ambiente e dell’ecosistema come patrimonio rinnovabile. Il Bosco del Molino parte dalla consapevolezza che la questione ambientale è ineludibile e dalla necessità di lasciare un’eredità alle future generazioni. È un progetto in divenire, i quanto non si tratta soltanto di innovare grazie alla sostenibilità, ma anche di offrire un luogo verde aperto, accessibile e al servizio dei cittadini, degli alunni delle scuole, agli insegnanti e ai ricercatori, ad artisti come nuovo spazio adibito allo svolgimento di differenti attività: dallo svago allo studio, dalla ricerca scientifica alla cultura, ritrovando in esso il senso di appartenenza a una comunità.

 


Chi è Agugiaro & Figna Molini

Dal XV secolo il Gruppo Agugiaro&Figna si prende cura e macina il grano. «Ogni singolo chicco di grano, così come ogni varietà, racchiude il senso del viaggio che esso percorre, partendo dal campo con la semina, per poi, attraverso un processo lento e gentile, arrivare alle nostre tavole». Questa è la filosofia che guida e anima il lavoro dell’azienda, nata dalla fusione di due storiche famiglie, che da ben sei generazioni si dedica con passione, conoscenza, tecnica e dedizione alla molitura.

 

Secondo Agugiaro&Figna la farina racconta una storia, anzi differenti storie tra loro unite da un unico elemento: la farina. Questa è la magia del grano racchiusa nella capacità di parlare delle persone che lo lavorano con rispetto, coscienza e tecnica in un continuo dialogo tra tradizione e innovazione; ma esso ci racconta anche del territorio e delle sue qualità, della storia e delle sue caratteristiche. Da qui, proprio dal campo inizia l’impegno per il rispetto dell'ambiente, del lavoro, dell'alimentazione e delle persone.

 

L’attenzione dell’Azienda verso gli aspetti funzionali della farina l’ha portata ad essere la prima a sviluppare una linea specifica per la pizza e l'unica azienda molitoria a produrre lievito madre. È stata realizzata una gamma di prodotti per ciascun settore alimentare: cucina, pasticceria, panificazione, pizzeria, sperimentando caratteristiche e interazioni con altri ingredienti. I valori guida dell'Azienda puntano a preservare la genuinità del grano, a garantire prestazioni tecniche rilevanti e ad assicurare un ambiente sostenibile. La macinazione è gentile e graduale, di mono varietà di grano, per rispettare le qualità native. La qualità tecnico-funzionale è assicurata dalla miscelazione delle farine in blend bilanciati di diverse caratteristiche.  La passione per la qualità e per la naturalità che dirige le scelte verso l'adozione di energia da fonti rinnovabili, verso farine biologiche, verso nuove estrazioni che esaltano l'autenticità del grano.